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SEGNALI DI FUMO
di GIOVANNOZZI EMIDIO
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Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: SEGNALI DI FUMO
- Autore: GIOVANNOZZI EMIDIO
- Illustratore: Illustrato
- Editore: LIBRATI
- Anno: 2004
- ISBN: 9788887691306
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 740 ARTI
Classificazione CEE
- WHC CARTONI ANIMATI E FUMETTI
«...I segnali di fumo sono stati un mezzo per comunicare fra comunità lontane, messaggi incomprensibili a chi non aveva il codice necessario per interpretarli, ma visibili anche a grande distanza. Segnali di resistenza che sfuggono al controllo di chi possiede i grandi mezzi di comunicazione, fatti con poco ma che funzionano bene. La metafora è talmente evidente che non serve insistere: una minoranza, che si spera non faccia la fine degli indiani d’America e che comunica con mezzi poveri ma che riesce a spingersi lontano, a coprire grandi distanze. Cosa c’entra l’autore di questo libro con tutti i pensierini espressi fin qui? Basta guardare le pagine che seguono e si capisce che c’entra e molto. Che lanci segnali è innegabile, e sono tutti segnali che guardano a una realtà poco piacevole, privata e pubblica, ma senza imporre noiose lezioncine quanto piuttosto per ridere e far ridere, degli altri e di noi stessi. (...) Giovannozzi non sfugge a una tradizione con cui chiunque voglia fare satira disegnata oggi in Italia deve fare i conti: quella della rivista “Il Male” e in parte di “Frigidaire”. Era una satira volgare, partigiana, provocatoria, cafona, irriverente ma soprattutto irritante e divertente. E con Pazienza e Scozzari rasentava la genialità. All’interno di quella tradizione, che per fortuna continua a risorgere, si inserisce questo libro per rileggerla e riportarla in contesti nuovi e che ha come pregio ulteriore quello di attraversare una lingua gergale e dialettale e portarla a insolite spericolatezze linguistiche.» [Gino Scatasta] * * * «Sono entusiasta dell’ironia di Emidio, di come usa i disegni per spernacchiare il potente di turno, della sua pulizia, non solo del tratto della matita, ma morale, un ragazzo in possesso di vera arte rivoluzionaria che, anche a costo di sacrifici personali ed esistenziali, continua nella sua civile opera di satira contro una società che vieppiù tende a far prevalere la noia, il buio, sulla vitalità e l’intelligenza.» [Bruno Brancher] * * * EMIDIO GIOVANNOZZI Nasce ad Ascoli Piceno nello stesso identico istante in cui Jimi Hendrix finisce di incidere a Londra “Crosstown Traffic” (21/12/1967 alle 9 di mattina). Dopo un’infanzia trascorsa tra frati, fumetti, pippe e violoncelli, se ne va a studiare architettura a Pescara. Durante la “Pantera” apre gli occhi su diverse situazioni che puzzano di losco ed espande i polmoni a diverse sensazioni che profumano di canapa. Invece di iscriversi ai terroristi come Magnotta, inizia a disegnare vignette. Pubblica le sue tavole su “Virus”, “Il Centro”, “Il Corriere di Ascoli”, “Il Corriere dell’Umbria”, “Il Sabato”, “La Provincia” (per la quale redige un’intera pagina di satira:”Lo Sbraco), “Il Resto del Carlino”, “La Verità”, etceteraceterorum.